Tante Lune Ravenna | Esploratorio
Tante Lune è un ESPLORATORIO creativo, ludico, motorio a Ravenna: un nuovo servizio educativo sperimentale 0-6
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Esploratorio

Le cose dei bambini e per i bambini si apprendono solo dai bambini. Loris Malaguzzi

Tante Lune è uno spazio dedicato all’infanzia, pensato per rispondere alle esigenze di flessibilità delle famiglie, partendo però dal punto di vista del bambino. Propone esperienze diversificate: una nuova tipologia di servizio educativo, centro giochi, centri estivi, laboratori, narrazioni, percorsi, trasferendo il metodo educativo psicomotorio nella quotidianità della nostra giornata educativa. Questo si traduce  operativamente in un organizzazione dello spazio e delle esperienze che tiene conto del bisogno di agire del bambino, del piacere che trae dal movimento e dal poter lasciare traccia di sé, ma anche in un’attitudine all’ascolto che va oltre le parole.

Tante Lune è un ESPLORATORIO creativo, ludico, motorio: uno spazio gioco in cui  si fanno esperienze che implicano imprevisto, stupore, ricerca e originalità, attivando il pensiero e la creatività. Il gioco spontaneo è il motore delle nostre esperienze, giocando il bambino attiva i suoi processi creativi, affronta le difficoltà dello spazio, può calcolare i suoi rischi, incontra problemi pratici, cerca soluzioni, conosce i limiti del suo agire, impara a percepire il suo corpo e le sue emozioni, nel gioco deve confrontarsi con l’altro e conoscere a poco a poco i confini della sua libertà a confronto con quella degli altri. La sua naturale curiosità, il piacere di vivere il suo corpo in relazione con il mondo, lo spazio, gli oggetti, guidano la sua esperienza, il nostro compito invece è quello di creare situazioni, di aiutarlo a cercare e scoprire ciò che gli interessa: sosteniamo lo sviluppo spontaneo del bambino attraverso quelli che sono i suoi specifici strumenti di crescita: azione, interazione, gioco.

Abbiamo creato un luogo che sostiene il gioco dando ampio spazio al corpo, al movimento, perché il corpo è il linguaggio privilegiato del bambino, con il movimento esplora, misura, sente, conosce. A volte è necessario sporcarsi le mani, sbucciarsi un ginocchio, oppure stare fermi ad osservare: le foglie di un albero mosse dal vento, il passaggio delle nuvole, i tentativi di un altro bambino di arrampicarsi su una corda…per conquistare la consapevolezza del proprio corpo e del proprio sentire. Non è cosa da poco perchè è proprio attraverso questo continuo confronto con il mondo esterno che il bambino costruisce la propria identità, la propria autostima partendo dalla possibilità di agire e trasformare la realtà.  Il gioco assolve a molte funzioni, è terreno di crescita, ma soprattutto è l’espressione più autentica di sé, per questo è importante che sia il più possibile libero.

In questo spazio vorremmo ospitare anche piccole mostre temporanee d’arte dedicate ai bambini oggetti d’ARTE come “oggetti impertinenti” che i bambini possono fare propri esplorandone tutte le possibilità attraverso il corpo e i sensi, lasciandosi stupire, lasciando che questi muovano immagini, azioni, pensieri. Dal desiderio di alimentare il dialogo con i bambini offrendo loro strumenti per comunicare oltre le parole, nasce la collaborazione con l’artista Luigi Berardi che da oltre 30 anni si occupa proprio di percorsi e esperienze artistiche dedicate ai bambini. I suoi interventi vogliono essere provocazioni all’immaginario per mantenere viva e nutrire la creatività che c’è in ognuno di noi e dare un’ulteriore possibilità ai bambini di narrarsi. L’esperienza artistica crea possibilità di avere più punti di vista, di rendere visibili le proprie capacità e i propri percorsi di ricerca lasciando tracce di sé, ma non è altro dall’esperienza motoria poiché coinvolgendo tutti i sensi, trova espressione in un gesto che racchiude e stimola allo stesso tempo competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali.

Ma l’esperienza non può essere confinata all’interno di questo spazio, VIVERE il territorio, la città, rappresenta un’ulteriore opportunità educativa che vogliamo cogliere. Poter “vagare” all’aria aperta alla ricerca di piccoli angoli di poesia, a contatto con i materiali naturali o con il sopraggiungere del vento pone i bambini in situazione di apprendimento con caratteristiche di unicità e di irreversibilità che riequilibrano l’artificialità di esperienze sensoriali simulate oggi tanto presenti nel nostro quotidiano. Esplorare spazi conosciuti e sconosciuti, le piazze, le strade, può dare al bambino la possibilità di creare legami spaziali affettivi con il suo mondo,  i suoi luoghi e la sua storia creando un senso di appartenenza più ampio e articolato alla propria comunità.

Pensiamo che il nostro compito sia quello di adattarci al desiderio del bambino che si esprime attraverso un’attività spontanea, questo non significa non avere un progetto educativo ma solo renderlo più fluttuante, saper aspettare il momento opportuno in cui ci può essere una relazione, una congiunzione tra il nostro desiderio di educare e il suo desiderio di conoscere, così il bambino diventa soggetto attivo dei suoi apprendimenti mantenendo viva la voglia di scoprire e di imparare.

Tante Lune è uno spazio ma è anche un tempo dedicato ai bambini, noi adulti siamo abitati dalla fretta e da una logica produttiva che poco ha a che fare con “il mondo incantato” dell’infanzia che vogliamo preservare e che richiede tempo per indugiare, per metabolizzare, per esprimere e narrare il proprio mondo interiore. Ci vuole il tempo che ci vuole, il bambino può mettere a frutto tutte le sue capacità solo se gli si lascia il tempo e gli si offre la possibilità di creare da sé i propri processi di pensiero e di aggiustarli progressivamente alla realtà.

Il gioco non è solo l’ambito esperienziale privilegiato dei bambini o il ponte di comunicazione primario con il loro mondo, ma è la nostra più umana modalità esistenziale di essere nel mondo e di danzare la vita…”  Paola Manuzzi